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Rilevatore wifi inquinamento domestico particolato PM10 PM2,5 Voc Cov composti organici volatili casa ufficio

154,01 €
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TAf12

indipendente o da connettere via wifi allo smartphone. Pensi che la tua casa o ufficio è un ambiente sicuro, salubre e incontaminato.. Purtroppo non è così. Durante la nostra permanenza siamo esposti al cosiddetto inquinamento domestico, come è possibile tenerlo sotto controllo? ma che cos’è? quali sono le cause? Stufe tradizionali e a pellet, caminetti, formaldeide sostanza chimica presente in moltissimi oggetti di uso comune come mobili, vernici e carte da parati, colle, prodotti per la pulizia, cosmetici, muffe, smog e polveri sottili prodotte dalla combustione di fornelli, tappeti, divani, stampanti, fotocopiatrici, toner, condizionatori, deodoranti, candele    

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Rilevatore di Smog PM10 e PM2,5 particelle di polvere e composti organici volatili VOC o COV, umidità, temperatura e pressione atmosferica, Progettato per l'analisi dell'aria interna, Ti permette di controllare la qualità dell'aria direttamente a casa tua o in ambienti di lavoro, scuole uffici e qualsiasi altro locale, esattamente dove tu e i tuoi cari soggiornate per molte ore al giorno

Il rilevatore indica il grado di inquinamento istantaneo con la diversa colorazione della luce emessa senza dover utilizzare nessun altro tipo di strumento, per le misurazioni dei vari parametri è possibile collegare il dispositivo a smartphone o tablet via wifi (senza fili) per visualizzare tutti i dettagli dei parametri rilevati

Compatto e di design con la bordatura luminosa (luce tenue non fastidiosa, non illuminante) si abbina a qualsiasi tipo ambiente e arredamento

le possibili fonti di inquinamento domestico: Stufe tradizionali e a pellet, caminetti, sostanze chimiche presente in moltissimi oggetti di uso comune come la formaldeide, mobili, vernici e carte da parati, intonaci, colle, prodotti per la pulizia, cosmetici, deodoranti per l'ambiente, incensi, muffe, smog esterno e polveri sottili prodotte dalla combustione, fornelli, tappeti, candele, caldaie, divani, stampanti, fotocopiatrici, toner, condizionatori 


AirQuality parametri misurati

• Particolato PM 10 – optical measurement (+/-) 10%
• Particolato PM 2.5 – optical measurement (+/-) 10%
• COV Composti Organici Volatili, Voltaic Organic Compounds (VOC)
• Temperatura °C
• Umidità %
• Pressione atmosferica hPa

 

 Specifiche tecniche

  • Alimentazione 5V DC micro USB
  • Cavo di alimentazione USB - micro USB lunghezza 60Cm
  • Corrente massima 500mA, consumo 250mW
  • Temperatura supportata da -10 a +50 °C
  • Isolamento all'acqua IP 20
  • Uso Indoor
  • segnalazione luminosa led RGB
  • connessione micro USB
  • Controllo a Touch button
  • Dimensioni 65x65x65mm
  • Peso 210g
  • CE 2914/30/UE 1999/5/EC
  • Trasmissione dati Wi-Fi 802.11 B/G/N 2,4GHz
  • Sicurezza WPA2; AES; TLS
  • Protocollo di trasmissione TCP/IP; UDP
  • Compatibilità: Android 5.1 e versioni successive; iPhone iOS 9 e versioni successive
  • Garanzia 2 Anni

 

APPROFONDIMENTO

In tutti gli ambienti chiusi agli inquinanti che troviamo all’esterno si sommano anche quelli interni. il cosiddetto inquinamento domestico: 

 

può essere definito come la contaminazione di un ambiente abitativo chiuso, causata da agenti inorganici o organici, compresi batteri e microrganismi derivanti dalle varie attività umane o da una cattiva gestione delle casa.


Stando a una recente ricerca condotta dalla Velux, sono emersi dati allarmanti:

  • 80 milioni di cittadini europei vivono in case dove l’aria è insalubre con elevati livelli di  inquinamento domestico

  • Un terzo dei cittadini europei è affetto da asma e allergie riconducibili potenzialmente all’inquinamento indoor

Alla ricerca della Velux si aggiungono altri dati raccolti da enti e università:

  • Stando a una  ricerca  dell’OMS (organizzazione mondiale della sanità), le persone trascorrono il 90% del loro tempo in ambienti chiusi.

  • EPA ci riferisce che l’aria interna può essere fino a cinque volte più inquinata di quella esterna.

  • Una ricerca dell’IBP Fraunhofer riferisce che vivere in case umide e ricche di muffa (quindi con una bassa qualità dell’aria) aumenta il rischio d’asma del 40%.

  • Una  ricerca  condotta dall’IStituto danese di ricerca sulle costruzioni, in partnership con l’Università di Copenaghen, ha evidenziato che in casa, la stanza più inquinata è la cameretta dei bambini


I COV

sono composti chimici di vario genere, formati da molecole di differente natura, ma la cui caratteristica principale che li differenzia dagli altri composti chimici è la volatilità: ovvero la capacità di evaporare facilmente nell’aria a temperatura ambiente.

Proprio a causa di questa caratteristica, i COV (o VOC in lingua inglese) possono essere originati sia in maniera naturale sia dall’uomo attraverso la miscela di  sostanze chimiche contenenti molecole di carbonio. L’industria chimica ha spesso utilizzato queste sostanze per produrre molti prodotti di uso comune come: pesticidi, solventi, colle e vernici; utilizzati nel settore edile per la costruzione di  mobili e arredi  e nel settore cosmetico per  trucchi, smalti, lacche e creme per capelli e per il corpo, oltre che in prodotti per la pulizia della casa come  detersivi e detergenti 

Tra i vari COV, uno dei più pericolosi per la salute è la  formaldeide  (formalina, formol). si tratta di un  gas tossico, incolore e dall’odore acre che si trova ad alte concentrazioni in resine sintetiche, colle, solventi, conservanti, disinfettanti e deodoranti, detergenti, cosmetici, tessuti. Questa sostanza è inoltre presente  nell’industria alimentare  come conservante, in alcuni additivi alimentari (con sigla  E240  ed anche  E239). Nello scegliere , è importante leggere sempre le etichette e fare particolarmente attenzione a tutti i cibi a lunga conservazione come salumi e cibi affumicati ma anche formaggi e alcune tipologie di frutta, tra cui le mele


PM10 e PM2,5

Con i termini particolato o materiale particellare ci si riferisce a quelle particelle sospese e presenti nell'aria che ogni giorno respiriamo e che di solito sono chiamate polveri sottili o pulviscolo. La sigla PM deriva dalle iniziali delle due parole inglesi Particulate Matter (tradotte in italiano con il vocabolo materiale particolato), mentre il numero 10 sta ad indicare la grandezza del diametro della particella che può variare fino a 10 micron o micrometri (1 micron=1 milionesimo del metro). Il PM10 è chiamato anche frazione toracica in quanto, passando per il naso, è in grado di raggiungere la gola e la trachea (localizzate nel primo tratto dell’apparato respiratorio)

Le particelle più piccole (con diametro inferiore a 2,5 micron) chiamate PM2,5 o frazione respirabile, possono invece arrivare ancora più in profondità nei polmoni

Il PM10, considerato un buon indicatore della qualità dell'aria, è formato da un insieme di particelle solide di diversa natura, composizione chimica e dimensione (tra 10 e 2,5 micron); può essere del tutto differente da zona a zona in base allo sviluppo del centro urbano e alla presenza di industrie, ai combustibili utilizzati e al clima

Il PM10 causa diversi effetti sulla salute tra cui molti disturbi collegati all’apparato respiratorio. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’inquinamento dell’aria (di cui il particolato atmosferico è un indicatore) nel Gruppo 1, vale a dire tra le sostanze cancerogene per l’uomo

In ambienti chiusi coesistono e si annidano due tipi di sorgenti: quella, molto simile per composizione chimica all’aria esterna, costituita dalle infiltrazioni di polveri provenienti da porte, finestre e fessure presenti nell’involucro degli edifici, e quella (di natura completamente differente) interna all’ambiente stesso, dovuta a cottura di cibi, riscaldamento domestico, emissioni da colle, vernici e prodotti di pulizia, e in minor parte legata alla presenza stessa delle persone

Al riguardo, è alquanto allarmante l’aumento di emissioni di particelle da stufe e termostufe alimentate a legna o pellet, usate per riscaldamento domestico: vantaggiosi per le emissioni di anidride carbonica, tali impianti (responsabili di piccole e numerosissime emissioni di prodotti di combustione incompleta del legno, fra cui idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti, estremamente nocivi alla salute) non lo sono per nulla per l’inquinamento da particolato


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